You worked hard…

6-12 giugno

You worked hard

You did too, JungKook-ssi

(JungKook and Jimin, live on Weverse)

Anche noi abbiamo lavorato duramente e, ogni tanto, bisogna riconoscercelo. Sono stati anni duri questi, per tutti, a prescindere dell’essere Army. Con l’arrivo della pandemia ci siamo trovati smarriti, un po’ come canta NamJoon in Lost! ma anche come Jimin in Alone e come lo hanno ricordato entrambi nelle loro prime live post congedo.

Per loro la battuta d’arresto è iniziata con la cancellazione del tour Map of the Soul (MOTS) che li avrebbe portati in giro per mezzo mondo, Europa compresa. Si sono ritrovati con singoli come ON e coreografie che non hanno mai potuto eseguire davanti agli ARMY, come ha raccontato Jin in The Puppy Interview. E poi c’era quella spada di Damocle incombente sulle loro teste: il militare.

Commenti e battutine acide degli haters che arrivavano nelle live, che li seguivano negli unici momenti di pausa e svago che si sono concessi in questi anni, mentre preparavano in anticipo le sorprese che abbiamo ricevuto. È stato come se l’inverno di Spring Day non finisse mai. L’unica certezza alla quale ci siamo aggrappati tutti, sono state le parole di Agust D in What Do You Think?, we’ll be sure to go to the military when it’s time, so all the b*stards who tried to sell our name to freeload off us, shut up (…) it’ll be your last present but this too is a luxury for you all (andremo a militare quando sarà il momento, e a tutti quelli che hanno cercato di vendere il nostro nome per guadagnare successo: state zitti (…), questo sarà l’ultimo regalo che vi concediamo ma anche questo è un lusso per tutti voi).

È stata questa la citazione che ho usato a suo tempo per salutare la maknae line quando si è arruolata a dicembre 2023. E se avevo ed ho la certezza che si riprenderanno tutto quello che hanno perso in questi anni, dall’altra avevo una paura incredibile per NamJoon e Suga. È facile dire sono idol e sono rapper, cosa vuoi che gli succeda a militare o durante il servizio civile? Al massimo suoneranno nella banda militare, faranno un paio di fotocopie, scatteranno foto promozionali, firmeranno autografi come se non ci fosse un domani e torneranno rilassati.

Non sappiamo cosa stia accadendo a YoonGi, che lavoro abbia svolto in questi anni ma, per 548 giorni e notti comprese, NamJoon voleva solo tornare a casa, parlare con noi, scrivere canzoni sul diario e non imprecare contro un’insonnia devastante, contro chi gli ha chiesto di dimenticare se stesso, di abbassare il suo ego ed uniformarsi agli altri soldati.

Ma come può il leader del gruppo più famoso al mondo annullare se stesso? Quel ragazzo che cantava for Asia, man, we paved the way è tornato a casa e, ancora una volta, ha aperto la strada agli altri, a tutti quelli che si sentono persi e insicuri. Nam ha insegnato che non è sbagliato mostrare le proprie fragilità, anzi, queste sono diventate il suo punto di forza per riconquistare il suo pubblico in meno di un minuto.

Martedì mattina ci siamo svegliati salutando il Sergente NamJoon della 15esima divisione di fanteria di Hwacheon (la base militare più vicina al confine con la Corea del Nord, famosa per esser una tra le più rigide e mai modernizzate) e il Sergente TaeHyung della seconda divisione dell’unità speciale Anti-terrorismo, Double Dragon, per l’ultima volta, tra le note del sassofono e i colori dei fiori e dando il bentornato a NamJoon e V dei BTS.

Si sono mostrati subito in live, anche se erano impacciati, tentennati all’inizio perché riadattarsi alla vita da civile e soprattutto da idol non è facile, non dopo aver vissuto per lungo tempo lontano dalle telecamere, dalle dirette, dal rispondere ai messaggi dei fans e da Jin.

Il WWH è arrivato di sorpresa, come un regalo, facendoli sorridere. È tornato a prendersi cura di loro. Un po’ come ha fatto nell’ultima intervista con dei cagnolini che continuavano a girargli attorno mentre promuoveva Echo, il suo secondo mini-album da solista.

Nel corso del programma, Jin ha raccontato che gli piacerebbe collaborare con Bruno Mars che ammira fin dai tempi di Just The Way You’re e del quale apprezza anche APT., il singolo del cantautore statunitense con Rosé; che Rope it è stata la prima canzone dell’album; che crede negli alieni ma non vorrebbe mai andare nello spazio e che vorrebbe fare un viaggio con tutti i membri.

Sembra quasi una contraddizione rispetto a quanto ha affermato nello speciale Twelve O’Clock con jhope per la BTS Festa. Già, perché in tutto questo non possiamo dimenticarci della Festa come non possiamo dimenticare il ritorno di Jimin e JungKook, avvenuto mercoledì mattina.

Per loro non ho mai avuto grandi paure perché sapevo che in qualche modo si sarebbero potuti sostenere a vicenda e hanno già iniziato a raccontare alcune delle loro avventure, come Jimin che si è offerto volontario per aiutare JK in cucina, salvo poi rendersi conto di quanto sia duro preparare i pasti per un’intera caserma o quando si è svegliato in preda agli incubi per poi scoprire che gli spari nel sogno era il russare del Golden Maknae.

Non è stata una passeggiata neanche per loro ma, quando non riuscivano a dormire, passavano il tempo ad immaginare insieme canzoni e regali per gli ARMY che gli hanno accolti sotto la Hybe. Non mi sento di criticare quest’ultimo punto, perché onestamente lo avrei fatto anch’io ma dopo le parole di Jimin che ha invitato i fans a tornare a casa per esser più sicuri, mi sarei allontanata per lasciargli il giusto spazio. E soprattutto non mi sarei comportata come la sasaeng cinese che ha cercato di entrare in casa di JungKook al suo ritorno.

Partiamo dal presupposto che a prescindere è sbagliato entrare nelle case degli altri, nella casa del proprio idol pure, anche aspettarlo sotto casa è sbagliato. Perché? Perché hanno il diritto di esser liberi. Per quanto possano sembrarci amici, persone di famiglia e in qualche modo lo sono, nella realtà loro hanno diritto ad avere i propri spazi, a vivere la propria vita. Non è aspettandoli sotto casa, entrando di soppiatto nelle loro abitazioni, ritrovarsi “per caso” sullo stesso treno ogni volta che fanno un viaggio, che farà scattere quella scintilla che li conquisterà definitivamente.

Ogni cosa accade quando deve succedere e non c’è niente di più bello che incontrare il proprio idol per caso e non perché sta firmando la denuncia contro di voi.

Chiaro?

Sì, sono sempre polemica quando sento di episodi del genere e ancora di più quando si tratta di JK perché era successo un fatto simile anche poco prima che partisse e sapere che è successo di nuovo, neanche ad un giorno dal suo ritorno, è imbarazzante.

Dovrebbero e dovremmo solo pensare alla Festa che ci sta regalando momenti e foto indimenticabili, come Jin e jhope che si scambiano i look in base alle proprie personalità, i loro provini per diventare presentatori del BTS News (ovviamente io li prenderei entrambi seduta stante), la replica del fan meeting di Busan Magic Shop del 2019, il quiz con la partecipazione a sorpresa di tutti i membri che sono intervenuti sotto forma di risposte anonime ma riconducibili chiaramente a loro (chi non ha capito che V era dietro alla richiesta di un Bon Voyage alla scoperta dell’aurora boreale?) o Jin che si sottopone alla macchina della verità per Vanity Fair e dice che ha sentito la mancanza di JK più di tutti.

È stata una settimana impegnativa e ancora manca Suga all’appello mentre V ci ha già regalato una mini live e due nuovi reel con la coreografa Leejung Lee. Si sta già rimettendo in forma e anche NamJoon ha spoilerato che ha già ripreso a provare qualche coreografia. Li vedremo già nel concerto di domani o in quello di sabato?

Mancano gli ultimi due concerti di jhope che chiuderanno ufficialmente il tour ma saranno anche un modo per festeggiare l’anniversario dei BTS.

…613 has come around again. Il 13 giugno è arrivato e NamJoon ci ha chiesto di accompagnarlo, di camminare al suo fianco ancora una volta (but I want to walk together with romance. Will you join me?..I ask once more).

Ci sono stati giorni di fatica e notti insonni, che loro hanno vissuto molto più di noi, ma stanno finendo e già da domani potremo iniziare a sentirci un po’ più a casa.

Buona Festa Army.

A voi che ci siete fin dall’inizio, a chi è arrivato nel corso tempo, a chi non ha mai abbandonato la strada ed è rimasto. Buon Anniversario! Abbiamo lavorato tutti per arrivare dove siamo oggi, godiamoci questo giorno di festa e il concerto di Hobi con Killin’ it Girl che uscirà tra poche ore.

Siamo pronti?

Ma prima voglio farvi una piccola domanda che probabilmente vi avranno fatto mille miliardi di volte, quando siete diventati Army o avete capito di esserlo?

Vi lascio con questa domanda alla quale potete rispondere qui o su IG! Ma c’è una cosa che invece io voglio ricordare ai BTS e un po’ anche a voi che mi seguite in questa follia: nei miei vagabondaggi, nel mio perdermi all’infinito, siete stati voi a guidarmi attraverso il labirinto, voi siete stati la luce e la mia salvezza. La pioggia sta finendo ed io non lascerò la vostra mano.

So many wanderings, being lost endlessly…It was you who led me through the labyrinth. You’re my light and salvation.

The rain is coming close to an end and I won’t let go of your hand.

I purple you.

Lor

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