13-19 giugno
“We are back”
(jhope, HOPE ON THE STAGE THE FINAL, Day 1)
Siamo tornati. Sono tornati. Ancora poche ore e potremo dire che l’inverno è finito davvero ed è arrivata l’estate.
Già dalla fine della settimana scorsa le temperature sono in netto rialzo e non solo perché il termometro ha iniziato a segnare numeri da bocca dell’inferno e i ventilatori -per i più fortunati i condizionatori- lavorano ininterrottamente giorno e notte ma, soprattutto, perché a pronunciare questa frase è stato jhope in diretta sul palco.
Se avete visto la penultima data del tour Hope on the Stage The Final Day 1 o i mille miliardi di video che hanno iniziato a rimbalzare da un social all’altro in quelle ore, sapete di cosa sto parlando. Il 13 giugno sul palco del concerto allo stadio Goyang c’era jhope ma, dietro le quinte, c’erano anche Jin e JungKook mentre tra gli spalti c’erano altri quattro ragazzi pronti a ballare, cantare ed incitarli a gran voce: NamJoon, TaeHyung, Jimin e Suga.
Dopo quasi tre anni, i BTS sono tornati e sono liberi, senza più obblighi o doveri nei confronti di un sistema che ha cercato di penalizzarli in ogni modo ritrovandosi però con l’effetto opposto ossia un gruppo che è riuscito a restare sulla cresta dell’onda, nonostante fossero impegnati con il servizio militare e civile, continuando a sfoderare un successo dopo l’altro, senza mai dimenticarsi né esser dimenticati dagli ARMY.
Ed è proprio a loro -a noi- che hanno dedicato i messaggi alla BTS Festa: da Nam preoccupato per come abbiamo vissuto questo lungo periodo; a Jin che l’anno scorso si è fatto carico di rappresentare tutti all’anniversario; mentre V si sta già preparando -giocando anche a golf con la wooga squad– per ritornare in scena e JungKook, da poco partito per gli Stati Uniti, è già ansioso di reincontrare i fans; Suga ha commentato che aspetta solo di rivederci mentre Jimin si è soffermato su quanto gli manchiamo.
Gli siamo mancati ma allo stesso non è facile riadattarsi alla vita di prima e Jimin lo ha fatto capire in un post su weverse, scritto di notte, in un momento di debolezza e prontamente cancellato il giorno dopo. Il Baby Mochi ha parlato di quella paura, quell’ansia che arriva quando sente il nome ARMY perché sa l’importanza che ricopre ai loro occhi, sa che in ogni momento rischia di esser giudicato, non tanto e non solo dai fans per i quali rappresenta un modello da emulare ma da chi non esita ad emettere sentenze, anche solo per un cappellino ironico. Neanche il tempo di tornare infatti e JungKook si è già dovuto scusare su weverse, anticipando potenziali polemiche relative ad un cappello indossato al soundcheck del concerto.
La vita dell’idol non è semplice, ha il suo peso e anche se può sembrare bello vederli partecipare in ogni programma possibile, vincere premi su premi, dietro questo ci sono sacrifici e paure, come quelle che El Capitxn ha raccontato nel suo libro “we are still in our interlude” in uscita il 23 giugno, parlando del suo rapporto con Suga, come aveva già fatto nell’ultimo episodio di Suchwita.
A proposito di apparizioni televisive, non possiamo dimenticare il prezzemolino della settimana che è praticamente apparso ovunque: jhope. Se ci ha fatto commuovere il giorno del concerto finale, con la partecipazione di Crush, con il quale aveva collaborato al singolo Rush Hour poco prima della partenza per il militare, nel primo episodio che lo vede protagonista in Omniscient Interfering View ci ha lasciato a bocca aperta. Lo show ricalca il format di I Live Alone, il programma al quale Hobi ha partecipato nelle scorse settimane, mostrando la tipica vita di un idol.
Anche qui vediamo lo vediamo alle prese con i classici problemi quotidiani di ogni star in viaggio a Bangkok, seguito dal suo manager, An DaSol, che ci racconta come jhope si prepara quando ha un concerto.
Dettagli ironici a parte, come sapere cosa mangia al mattino in albergo (riso al mango e una sorta di toast con burro, marmellata, uova strapazzate e bacon che non so se riuscirei mai a mangiare onestamente) e ricevere un colpo al cuore sapendo che gli piace la pizza con l’ananas, ci sono stati momenti in cui ha parlato della mancanza dei membri, di quello che è abituato a fare con loro e si è sentito spiazzato nel riprendere questa routine pre-concerto da solo. Di questo ma soprattutto del peso della responsabilità dell’esser solo sul palco a rappresentare la sua musica, sé stesso ma allo stesso tempo anche i BTS, ne ha parlato pure nel programma Fridge Interview con Sana (Twice).
jhope che ha pianificato il suo ritorno con tre anni d’anticipo, che mangia un cucchiaino di Wild Honey (miele nato tra le rocce) e sciroppo di pera e radice di grandiflora e ha sfornato un singolo come Killin’ it girl ft. GloRilla, con relativo video (e diverse versioni coreografiche) uscito la settimana scorsa e subito balzato alle prime posizioni nelle classifiche iTunes, è stato protagonista del programma Bae Chul Soo’s Music Camp (Bae Chul-sol è un noto cantante coreano, oggi presentatore radiofonico) al quale partecipano solo artisti coreani che si piazzano nelle classifiche Billboard, si è ritrovato incastrato nella sedia davanti a Sana. È una puntata che consiglio di recuperare perché vedrete Hobi nella sua versione naturale, mentre sbuccia una pera nashi, parla della sua vita da trainee alla JYP prima di entrare alla BigHit, della sua famiglia e della sua persona ideale e di cosa contiene il suo frigorifero, facendo esultare noi army italiani con le lasagne alla bolognese…surgelate (dobbiamo accontentarci, abbiamo segnato un punto importante nella storia).
Tornando al nuovo singolo, il cui video è stato girato in Thailandia e del quale sono già uscite le diverse versioni remix (electro pop remix, west coast hip hop, brazilian phonk – sottogenere dell’hip hop e trap, versione solo, versione strumentale, clean version , band remix e boombap version – sottogenere dell’hip hop contraddistinto dall’alternanza tra cassa e tamburo rullante), abbiamo visto in questi giorni il photo concept e il dietro le quinte della realizzazione dei tre concept che formano Charm of Hope con tanto di imbarazzo dell’artista nel mostrare i propri addominali e la partecipazione al MCountdown, con tanto di regali per gli ARMY che hanno partecipato al programma e le diverse challenges tra cui quella con i TWS (Twenty Four Seven With Us).
Ed è uscito anche un altro dietro le quinte, stavolta di Jin e la sua partecipazione al Dingo Live che vede le prove con Yena, cantante sudcoreana con la quale ha cantato in Loser e alla quale ha regalato Jin Ramen e le prove per la prima performance live di Don’t Say You Love Me. In questi giorni ECHO ha raggiunto il traguardo del Best Selling kpop solo album del 2025 e noi non vediamo l’ora di poter ascoltare l‘intero album dal vivo, guardando il concerto su weverse la settimana prossima. Sarà possibile infatti guardare le prime due date del tour, sabato 28 e domenica 29 giugno, sulla piattaforma online con il 2 days pass o il 1 day pass (con l’opzione multiview o single view) a mezzogiorno o in replica la settimana successiva.
Ovviamente non è ancora finita, perché se V è riuscito a conquistare il premio Best Solo Male ai Top Ten Awards 2025 e Trend of the Year Kpop solo ai Korea Grand Music Awards 2025 ad una settimana dal congedo, RM ha deciso invece di farci correre, vincendo il secondo premio ai Best Concept 2025 Belin Music Awards con Lost! e conquistando la prima posizione ai Genius Korea per la miglior canzone del 2025 – al momento- con Stop The Rain ma soprattutto volando in Svizzera, a Basilea.
NamJoon è stato nominato infatti Global Art Ambassador per ArtTv Samsung, facendo impennare le quotazioni in borsa del marchio alla notizia ed è stato invitato come ospite al museo che aveva già visitato in precedenza nel 2022. Durante la sua partecipazione ha confessato che sta cercando uno spazio proprio per la sua collezione di opere e potrebbe chiamarlo RKIVE come il suo account IG.
Non è stato facile stare dietro a tutto e tutti in questi giorni, probabilmente mi sarò anche persa qualcosa ma è bello tornare a correre dietro a tutti!
E voglio chiudere con un pezzo speciale, … how many sleepless nights must I go through, before I see you? Before I meet you? Quante notti insonne dovrò passare prima di vederti? Prima di incontrarti? …Solo una e poi saranno tutti a casa.
I purple you!
Lor
Lascia un commento